TRASFORMATORI LUNDAHL

(la vetta qualitativa dell'HiFi)

STORIA E CARATTERISTICHE

La storia della Lundahl inizia inconsapevolmente nel lontano 1958, anno in cui Mr. Lars Lundahl ottiene un impiego nel ramo dedicato all'elettronica presso la grande compagnia gassifera AGA. In quel periodo Lars aveva a che fare con i neo-introdotti transistor e con amplificatori elettromagnetici (volgarmente, trasformatori) dedicati per applicazioni di controllo; da lì nacque il suo interesse per l'ottimizzazione costruttiva di quest'ultimi. Decise quindi di avviare la sua piccola ditta di manifattura per la produzione di trasformatori. Il primo macchinario per l'avvolgimento di spire delle bobine fu installato nel seminterrato della sua casa di famiglia e così a seguire per la macchina di fresatura e altre attrezzature.

macchina avvolgimento bobine lundahl   first lundahl transformer

I primi trasformatori non si discostavano molto dalla struttura classica a lamierini ma erano realizzati con cura maniacale per ottenere rapporti di trasformazione efficienti e rigidi margini di tolleranza. Nel giro di poco la stessa AGA, che nel frattempo si era dedicata anche alla produzione di apparecchiature elettroniche, cominciò a utilizzare i trasformatori di alimentazione e di isolamento della Lundahl per le TV,  e pochi anni dopo anche l'industria militare svedese fece lo stesso. Con il boom economico che investì principalmente questi due settori (elettronica consumer e militare) la ditta Lundahl ebbe inizialmente una grande crescita che si arrestò paradossalmente quando la domanda divenne insostenibile a discapito della qualità. Lars, dalla mentalità ingegneristica e cultore del perfezionismo, decise quindi di arginare la produzione per seguire una strada mirata unicamente alla ricerca qualitativa; nacque così uno dei marchi di fabbrica dei trasformatori Lundahl attuali: la tecnica "stick winding"

 lundahl stick winding  bobine trasformatori lundahl  bobine avvolgimenti spire lundahl

La normale metodologia di avvolgimento nei trasformatori classici era (ed è ancora molto spesso) quella di utilizzare la classica bobina che non è omogenea in termini di forze applicate sulle spire che spesso vengono accostate in modo incoerente. Con il metodo stick winding invece si vanno a ottimizzare molti aspetti quali l'uniformità delle spire, l'assenza delle forze applicate e la possibilità di aggiungere strati di isolamento tra gli avvolgimenti di filo ramato. Quest'ultimo punto riduce di molto la capacità parassita e migliora notevolmente la performance ad alta frequenza.

Insieme a questa tecnica un altro marchio di fabbrica sviluppato poco dopo dalla Lundahl è stato il modo di connettere i pin di uscita dei trasformatori, migliorando il contatto ed evitando di avvolgere il filo conduttore attorno alle tipiche lamelle alle quali viene infine saldato. Nei trasformatori Lundahl i pin sono di forma tubolare con il filo che scorre a mo' di filettatura e sono rivettati direttamente su una basetta, che caratterizza la tipica estetica di questi componenti.

lundahl board  chokes lundahl pinboard

Un'altra formula vincente di casa Lundahl sono i doppio avvolgimenti su nuclei a U in sostituzione della soluzione più economica classica dei trasformatori a lamierini con singolo avvolgimento per nucleo a E+I. Questa configurazione, perfettamente simmetrica, prevede di minimizzare la copiosa radiazione magnetica verso l'esterno generata dei trasformatori di alimentazione e allo stesso tempo protegge il più possibile i trasformatori dai campi magnetici esterni, ai quali sono molto suscettibili i trasformatori di ingresso su livelli di segnale più bassi ad alta impedenza

doppio avvolgimento nuclei lundahl  lundahl U amorphous core  nanocrystalline core lundahl

Nei primi anni '70 l'azienda (dopo aver creato anche un curioso stabilimento in una delle più remote isole finlandesi) fu interpellata dalla Swedish Broadcasting Corporation per la realizzazione su commissione di specifici trasformatori dedicati alla qualità audio e così si avviò subito una fruttuosa parnership. Successivamente riscosse successo anche in Inghilterra grazie a una collaborazione con degli ingegneri inglesi che iniziarono a utilizzare i prodotti Lundahl per la loro compagnia e a diffonderne l'uso. L'industria dell'audio professionale e HiFi era esplosa in quegli anni e nel giro di poco i trasformatori Lundahl furono impiegati in noti marchi inglesi come Trilogy, Soundcraft, Calrec, Focusrite etc. In questo modo Lundahl divenne una compagnia internazionale.

Nel 1975 furono introdotti gli speciali case in mu metal per isolare e schermare maggiormente il trasformatore  dalle influenze esterne, in primis il rumore delle alimentazioni.

Sempre nello stesso anno, grazie studi e ricerche avviate precedentemente, furono fatti produrre (dalla Surahammar, ditta svedese produttrice di ferro) nuclei in ferro siliconico che si rivelarono molto più efficaci nel tenere flusso magnetico, più refrattari alla saturazione e allo stesso tempo più piccoli

  basso profilo trasformatori lundahlc-core ferro siliconico

Elementi come:

  •  - L'accuratezza costruttiva
  •  - I pinout innestati direttamente su basette
  •  - Le dimensioni ottimizzate dei nuovi nulei
  •  - L'efficacia degli schermi in mu metal

facilitarono notevolmente la produzione di trasformatori a basso profilo e la semplicità di installazione in spazi ridotti ne amplificarono la domanda.

Nel 1980 ci fu l'innovazione del metallo amorfo, ovvero con pattern atomici irregolari (tecnicamente "liquido"). La Lundahl iniziò subito a sperimentare le proprietà di questo metallo trovandone dei grandi vantaggi in termini di magnetizzazione. La notevole versatilità di lavorazione di questo metallo favorì lo svluppo degli amorphous strip core, ovvero dei nuclei avvolgibili sulle bobine esistenti; praticamente il contrario dei classici trasformatori toroidali. Il riscontro in campo audio fu fenomenale.

amorphous strip core lundahl  silver wire amorphous transformers lundahl

Nel corso degli anni 80' divennero sempre più numerose le produzioni di console e apparecchiature audio con operazionali in circuitazione bilanciata; lo scoglio da affrontare divenne quindi la riduzione del livello di rumore nei bassi segnali e per questo furono introdotti in tutti questi apparecchi trasformatori d'accoppiamento di input e output.

input transformers Lundahl  lundahl coil package

Il 1985 fu l'anno dell'approdo nell'HiFi valvolare (particolarmente in fermento da quel periodo), un mossa naturale in quanto lo stesso Lars Lundahl era un hobbista dell'amplificazione valvolare nell'HiFi e la messa in pratica del know how acquisito fu un passaggio semplice.

La prima casa produttrice di HiFi a utilizzare i trasformatori Lundahl è stata Shindo Labs, giapponese. Questo fatto risultò curioso e vincente allo stesso tempo in quanto dei giapponesi, noti per essere i migliori produttori di trasformatori al mondo, con marchi prestigiosi come Tango e Tamura, avessero scelto un'azienda dall'altra parte del globo.

Questa partnership le esigenze derivate dall'iper criticismo del mercato audiofilo (in un paese dove tutto è portato alla forma più estrema) portarono la Lundahl ad accrescere ancor di più la propria attitudine maniacale e perfezionista.

Un traguardo personale di Lars Lundahl fu la realizzazione, nel 1990, del primo amplificatore magnetico (stadio di potenza basato solo su trasformatori, senza operazionali, nè tubi).

magnetic amplifier lundahl  lundahl chockes

L'ingresso di Per Lundahl nell'azienda di famiglia in un ruolo manageriale portò grande giovamento ed  espansione in europa e negli USA durante il corso degli anni successivi. Con internet e l'adesione a numerose fiere in giro per il mondo si stabilì un solido rapporto commerciale anche con l'Asia.

Questa espansione portò fruttuose collaborazioni con aziende al vertice dei mercati HiFi, come ad esempio con Cardas. Il rame Cardas è tra i più rinomati nel panorama audiofilo ed è impiegato in tutte le serie top dei trasformatori Lundahl, a partire da quelli per step up phono MC (moving coil) con nucleo amorfo. La grande maggioranza dei trasformatori HiFi utilizza rame industriale talvolta (per le cose più consumer) privo di trattamenti. Nonostante il prezzo particolarmente elevato i trasformatori avvolti in rame Cardas restano tra i prodotti più popolari della gamma Lundahl

Per i prodotti senza limiti nè compromessi nel 2009 è stata introdotta una serie limitata di trasformatori avvolti con filo di argento puro 

cardas copper  cardas wire  lundahl silver wire

lundahl gamma  lundahl various transformers

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